Per celebrare la ventesima edizione della Fiera del Bollito con la pearà e sapori d’autunno, Ente Fiera di Isola della Scala ha istituito il primo “Trofeo bollito D’Oro”.
“Un concorso che vuole valorizzare il piatto tipico veronese, protagonista della nostra manifestazione – ha spiegato Roberto Venturi, amministratore unico di Ente Fiera di Isola della Scala. – Nel ventennale della nostra fiera, abbiamo voluto iniziare un percorso che coinvolgesse ristoranti e chef di Verona e Provincia. Dopo tre anni siamo tornati con una visione di crescita e valorizzazione della cucina veronese”.
Presente il Sindaco di Isola della Scala, Luigi Mirandola che ha sottolineato: “La Fiera del Bollito con la pearà vuole tenere alta e viva l’attenzione sulle nostre tipicità. È bello vedere in gara anche giovani chef, sono loro il nostro futuro ed è importante che le tradizioni culinarie del territorio vengano portate avanti dalle nuove generazioni”.
La serata si è svolta con la degustazione alla cieca dei bolliti in gara.
Presente la giuria tecnica composta da: Fabio Tacchella, Luca Fasoli, Marina Grazioli, Roberto Leonardi dell’Associazione Cuochi Scaligeri Verona insieme allo chef stellato Matteo Sivero, a Leonardo Ramponi Presidente della Confraternita del lesso e pearà e a Marco Aldegheri Vice Presidente nazionale AIS. Commissario di cucina Giulio Montresor.
È stato coinvolto anche il pubblico in sala: sono stati nominati dieci rappresentanti della giuria popolare che hanno espresso il loro parere sui piatti in gara.
🏆🏆 Il premio della giuria tecnica è andato a Ristorante Pizzeria Stefy di Buttapietra.
🏆 Il premio della giuria popolare se l’è aggiudicato lo Space Risto Bar di Castel D’Azzano.
Una serata dove la tradizione, unita alla passione per la nostra cucina, ha avvicinato giovani chef, come la vincitrice, premiata dalla giuria popolare, che a soli 19 anni ha portato in tavola un piatto speciale.
Ristorante Pizzeria Stefy di Buttapietra – parola ai vincitori.
“Le emozioni sono tantissime – ha raccontato la chef – È stato come lavorare nel nostro ristorante, con un pizzico di adrenalina in più”.
Il segreto della vittoria?
“Credo che sia la squadra, quello che uno fa, l’altro completa, basta guardarsi negli occhi e ci si capisce. Abbiamo preparato i piatti come li prepariamo quotidianamente. È importante usare ingredienti buoni: abbiamo selezionato i migliori prodotti della zona e, seguendo la ricetta dei nonni e dei veronesi, abbiamo creato il piatto. Io non sono una veronese DOC ma lavorando con loro, avendo di supporto uno chef veneto, ho imparato molto e questo alla fine ci ha premiati!”.